Il pilota di Taglio di Po, in un evento reso ancor più duro dalle condizioni meteo, archivia il proprio weekend negativo con l’obiettivo di puntare presto al riscatto.
Un weekend nero, probabilmente tra i più negativi degli ultimi anni, ha caratterizzato l’esordio di Eros Finotti nella seconda edizione del Rally Day Colline Matildiche.
A San Polo d’Enza il driver tagliolese si presentava ai nastri di partenza, affiancato dal giovane Nicola Doria, con tanta voglia di ben figurare nonostante la conformazione del percorso ben diversa da quella abitualmente affrontata in Triveneto.
Che la trasferta non fosse destinata a decollare lo si era già capito durante la giornata del Sabato, dedicata alle ricognizioni del percorso e allo shakedown, dove Finotti accusava problemi di salute che ne ostacolavano non poco il cammino.
“È stata una giornata particolarmente travagliata” – racconta Finotti al termine dello shakedown – “in quanto sin da stamattina ho accusato un malore che mi ha accompagnato sin qui. Il percorso è particolarmente bello e ritmato con saliscendi molto veloci incastonati in un paesaggio collinare decisamente scenografico. Speriamo nella giornata di domani perchè affrontare in queste condizioni i numerosi equipaggi locali al via sarà davvero dura”.
A rendere il compito ancor più difficile per Finotti, alla guida della consueta Peugeot 106 gruppo N messa in campo da Trevisiol, ci si metteva la pioggia che cadeva copiosamente da inizio mattinata.
Si aprono le danze con il primo tratto cronometrato ed il pilota polesano stacca un buon quarto tempo di classe N2 cercando di prendere le misure ed al tempo stesso mantenere un buon passo nei confronti dei mattatori locali.
Sul successivo impegno di giornata, caratterizzato dal fondo più umido, Finotti si rende autore di un paio di fuori programma che lo allontanano dalla vetta della classifica provvisoria.
Ultimata la prima ronde ci si avvia verso la ripetizione delle due prove speciali in programma con Finotti che decide di rischiare il tutto per tutto optando per una soluzione forse azzardata di setup; tentativo che purtroppo non porta i risultati sperati ed il passivo dai leader incrementa al termine del secondo giro.
Con due soli crono da disputare ed un risultato ormai compromesso l’unico obiettivo rimane quello di portare la vettura al termine, seppur tra molta amarezza, senza commettere facili errori che si nascondo sempre dietro l’angolo.
“Siamo delusi ed amareggiati” – sottolinea Finotti – “perchè nonostante sapessimo che correre nella tana dei leoni non sarebbe stata una passeggiata non ci aspettavamo di essere così poco competitivi. Il malore che mi ha perseguitato è stato un fattore certamente importante ma non ci possiamo nascondere sull’aver mantenuto una condotta di gara al di sotto delle nostre aspettative. Potevamo sicuramente fare di più ma una giornata storta può capitare a tutti e in questa occasione è toccata a noi. Contiamo però di rifarci il prima possibile”.