Un decimo di classe, dopo una lunga assenza dalle speciali trevigiane, che regala al pilota di Taglio di Po ed al navigatore di Chioggia intense emozioni.
Per una volta il cronometro è stato lasciato da parte, la prestazione pura non è stato l’obiettivo principale e per Eros Finotti il ritorno sugli asfalti del Rally della Marca, a dieci anni dalla sua ultima apparizione in provincia di Treviso, è stata un’esperienza immersiva, godendo in pieno uno degli eventi più blasonati del rallysmo tricolore.
Presentatosi ai nastri di partenza dell’appuntamento valevole per il Campionato Italiano Rally Asfalto e per la Coppa Rally ACI Sport di zona tre, a massimo coefficiente, con la consueta Peugeot 208 R2 di Baldon Rally, in coppia con l’inseparabile Nicola Doria alle note, il pilota di Taglio di Po ritrovava l’amata notte al Venerdì sera, sulla prova speciale di “San Lorenzo”.
Un primo giro per riprendere confidenza con la vettura, lontano dal volante dal Dolomiti dello scorso Ottobre, ed il polesano si piazzava già al sesto posto della provvisoria in classe Rally 4.
“Il Rally della Marca è una delle gare più belle che io abbia mai corso” – racconta Finotti – “e tornare a correre di notte, sulla San Lorenzo, è stato magico. Eravamo consapevoli, già dalla partenza, che le Peugeot 208 Rally 4 sono le vetture da battere, nella nostra categoria, e che questa sfida risulta difficile da vincere per chiunque. Questa volta però, liberi da ogni pressione di campionato, volevamo solamente divertirci e vivere questa gara di sola passione. Siamo partiti con un assetto un po’ troppo ballerino al posteriore ma, grazie al lavoro dei ragazzi di Baldon Rally, abbiamo trovato presto la quadra del setup. Eravamo davvero contenti di noi.”
L’equipaggio composto dal polesano e dal clodiense firmava due settimi parziali in apertura al Sabato, sulla “Monte Tomba” e sulla “Monte Cesen”, consolidando la sesta piazza provvisoria.
Sul penultimo impegno di giornata il distacco dal primo inseguitore si riduceva a poco meno di dieci secondi, da difendere sugli oltre ventuno chilometri della conclusiva “Monte Cesen”.
La discesa finale metteva a dura prova l’impianto frenante della trazione anteriore transalpina e Finotti, complice un lungo con una leggera toccata su un rail, decideva di tirare i remi in barca.
Nonostante le quattro posizioni perse, sugli ultimi tre chilometri di gara, il decimo posto in classe Rally 4 ed il tredicesimo in gruppo RC4N vengono comunque accolti con soddisfazione.
“Non abbiamo sbagliato quasi nulla” – aggiunge Finotti – “e, quasi sempre, siamo stati tra i primi posti della virtuale classifica delle vetture aspirate, la vecchia R2B per intendersi. Le turbo hanno un altro passo, non si può immaginare di competere con loro. Tre prove toste che ci hanno impegnato davvero tanto. Peccato per l’ultimo passaggio sul Cesen, una speciale ideale per mettere sotto stress le vetture. Sugli ultimi tre chilometri siamo andati in crisi con i freni e, in un tornante destro, ci siamo appoggiati su un rail. Non abbiamo fatto danni ma abbiamo perso quattro posizioni, gettando al vento quanto abbiamo maturato nei due giorni. Il risultato è quello che è ma, dopo oltre metà anno di stop, va benissimo così. La classifica non era il nostro obiettivo. Grazie ai nostri partners ed ai tanti amici che ci sono venuti a trovare nel weekend.”