In piena lotta per il successo il pilota di Taglio di Po, sulla terza prova speciale, incappa in un testacoda che lo allontana irrimediabilmente dal treno di testa.
Il Rally Città di Scorzè, una gara che può considerarsi quasi una seconda casa, ha confermato ancora una volta l’affiatamento con Eros Finotti.
Il pilota di Taglio di Po, al rientro dall’appuntamento con la campagna veneziana del recente weekend, archivia un quinto posto di classe R2B che lascia una buona dose di amaro in bocca.
Ritornato alla guida della Peugeot 208 R2, messa a disposizione da Baldon Rally, e condivisa con il clodiense Nicola Doria, il polesano può recriminare soltanto su un errore, fatale, che lo ha allontanato, in un battito di ciglia, dal gruppo dei migliori, escludendolo dalla lotta per il podio.
Amarezza che viene però mitigata dalla certezza di aver lottato, prima e dopo l’inciampo di giornata, con i migliori, in una classe che ha visto concludere ben quattordici concorrenti.
Un avvio rallentato ma positivo nel cammino che lo vedrà impegnato nella rincorsa alla Coppa Rally ACI Sport, al neonato R Italian Trophy ed alla Michelin Zone Rally Cup, in quarta zona.
“Se guardiamo la classifica e leggiamo quinti su quattordici non ci si può lamentare” – racconta Finotti – “ma vedere che eravamo in lotta, dopo le prime prove, per il podio e con avversari davvero tosti ci rinfranca parecchio. Le gare sono fatte così, si gioisce e ci si rattrista. Quel che conta è fare sempre tesoro di ogni esperienza e cercare di sfruttarla al meglio per il futuro.”
Una diciasettesima edizione del Città di Scorzè che non ha perdonato Finotti, trovatosi a proprio agio con le nuove coperture Michelin sin dalle prime tornate sullo shakedown di Sabato.
Pronti, via e sulla prima “Noale” il tagliolese staccava il terzo tempo tra le R2B, con un passivo di 2”3 dal miglior tempo di Medved e con soli otto decimi di ritardo da Lena.
Al termine del primo giro, quarto parziale sulla “Fassinaro” a 3”7 da Sartor, la provvisoria di classe vedeva Finotti al quarto posto, a 4”8 dal leader provvisorio di giornata.
Tutto lasciava intravvedere una lotta serrata per il successo finale ma, sulla prima ripetizione di “Noale”, il polesano si rendeva protagonista di un testacoda, fortunatamente senza alcun tipo di conseguenza, che gli faceva incassare quasi una ventina di secondi sul groppone e che spegneva ogni speranza di poter agganciare un meritato podio.
“Abbiamo commesso un errore e lo abbiamo pagato caro” – sottolinea Finotti – “perchè già qui a Scorzè gli errori sono più pesanti rispetto ad altre gare, trattandosi di pianura, ma in questa edizione, con un percorso ridotto a causa delle nuove normative per il Coronavirus, è stato ancora più pesante. Pazienza, a volte si vince ed a volte si perde. Guardiamo avanti, positivi.”
Precipitato dal quarto al settimo posto, con un ritardo di 22”9 dalla vetta, Finotti non demordeva e, rimanendo concentrato, continuava a spingere, segnando negli ultimi crono in programma il quarto tempo, sempre a ridosso dei migliori, che gli consentiva di raddrizzare la giornata e di risalire sino alla quinta piazza, posizione dalla quale ripartire per il prossimo Dolomiti Rally.