Poteva essere l’occasione per una doppietta dal sapore magico ed invece la 30esima edizione del Rally Due Valli, finale della Coppa Italia 2012, si è trasformato per Eros Finotti in uno dei bocconi più amari da digerire nell’intera carriera.
“Eravamo carichi e preparati al meglio per affrontare la gara” – racconta Eros – “senza ambizioni di puntare alla vittoria di classe ma con l’obiettivo di controllare il comportamento dei diretti avversari in Coppa Italia anche se avevamo comunque le carte in regola per mirare al successo”.
In un contesto unico come solo piazza Bra, con lo sfondo dell’Arena di Verona, sa regalare Finotti, al via con l’inseparabile Matteo Turatti alle note, scendeva dal palco partenza in mezzo a due ali di folla che ha fatto rivivere i fasti di una passione verso i rally che da tempo non si vedeva.
La vittoria nella speciale di apertura, la storica “Torricelle” trasmessa per l’occasione in diretta tv da Tele Arena, con un divario di quasi 8” su Pizzuti lasciava presagire un futuro roseo ma il giorno seguente i sogni di gloria dell’equipaggio della Citroen Saxo Kit curata dalla Black Devils si infrangevano sul quarto impegno cronometrato.
“Dopo le prime due speciali avevamo oltre mezzo minuto di vantaggio su Pizzuti” – commenta Eros – “e pertanto ci eravamo prefissati di lasciare la leadership di classe a un velocissimo Benvenuti per amministrare il cospicuo margine acquisito. Purtroppo però una noia meccanica all’anteriore accusata già durante lo shakedown si ripresentava nel primo crono del Sabato. Dopo aver percorso la terza speciale in trasferimento siamo partiti per il primo giro sulla Bosco Chiesanuova. In un cambio strada, preceduto da una feroce staccata dalla sesta piena, la trasmissione ci ha abbandonato mandando in fumo i nostri sogni di gloria”.
La doppietta mancata in Coppa Italia non offusca però la splendida stagione disputata da Eros Finotti che, nel Challenge di 4a / 5a Zona, ha ottenuto quattro vittorie in altrettante partecipazioni confermando uno stato di grazia bloccato solo dal volere della dea bendata.