Il pilota di Taglio di Po, in gara con il clodiense Nicola Doria, incassa il boccone amaro per il ritiro anticipato ma gioisce per aver riportato il rally nella sua Taglio di Po.
Gioie e dolori o dolori e gioie? La terza edizione del Rally Storico Città di Adria chiude un bilancio in sostanziale parità per Eros Finotti.
L’amarezza di uno stop forzato, per problemi elettrici alla Lancia Delta Integrale del team Colombi, viene quasi del tutto arginata dalla felicità per essere riuscito a coinvolgere la propria città natia, Taglio di Po, nell’edizione 2017 della competizione polesana.
Che l’arrivo dell’Adria prosciugasse le energie del pilota tagliolese, nonché del navigatore Nicola Doria, lo si era ben inteso dal notevole numero di iniziative che erano state messe in campo: dalla collaborazione con l’Amministrazione Comunale e l’organizzatore dell’evento, per la realizzazione del riordino tra i due passaggi sulla “Rosapineta”, a quella instaurata con la preside Gabriella Di Mascio in occasione di “Disegna la tua auto da rally” sino alla presentazione ufficiale dell’equipaggio in occasione di “AperiRally” presso il Metropolitan Cafè.
Se a questo aggiungiamo il fuori programma, nella giornata antecedente la gara, con Finotti che andava ad impattare la Delta all’interno dell’Adria International Raceway, durante i test, ci si rende presto conto di quanto sia stato impegnativo questo Adria targato 2017.
“Giorni decisamente impegnativi” – racconta Finotti – “perchè, per la prima volta, abbiamo lavorato non solo per noi stessi e per la nostra partecipazione sportiva ma anche per coinvolgere la nostra città di Taglio di Po e tutta la comunità all’interno della manifestazione. La soddisfazione più grande è stato vedere come l’iniziativa all’interno della scuola locale abbia portato oltre 150 disegni che sono stati esposti nel Municipio. Ringrazio di cuore la preside Gabriella Di Mascio, l’Amministrazione Comunale e la Pro Loco, nonché tutti i volontari, che si sono adoperati per la buona riuscita di tutto questo con l’obiettivo di migliorare ancora, magari ampliando la collaborazione, per la prossima edizione. Voglio ringraziare di cuore i tanti amici, in primis Michele Mancin e Fiorenzo Fontolan, perchè senza di loro e senza il miracolo dei ragazzi di Colombi non saremmo mai riusciti a prendere il via Venerdì pomeriggio. Si sono fatti in quattro per procurare i pezzi danneggiati, in una corsa contro il tempo senza paragoni. Sono rimasto commosso nel vedere, nel momento del bisogno, quante persone mi han aiutato.”
Dopo aver preso le misure nel primo passaggio a “Rosapineta” Finotti e Doria si mettono in scia al terzetto di testa, composto da piloti ben più esperti sulle integrali turbo come Lovisetto, Berton e Luise, chiudendo la prima frazione al quarto posto assoluto.
Dalla terza speciale la trazione integrale torinese inizia a lamentare problemi di natura elettrica, gli stessi che, senza sosta, porteranno il pilota di Taglio di Po ad alzare bandiera bianca dopo la sesta prova speciale, quella di “Scirocco”.
“Con tutti i cambi di scena rischiavamo il colpaccio di chiudere secondi” – aggiunge Finotti – “ma la sfortuna alla fine ha prevalso e non ci ha permesso di coronare i sogni di una vita, ma ci riproveremo sicuramente nel 2018. Grazie a Nicola e a tutti i partners che ci hanno sostenuto.”